Marzo 27, 2025

Assegno di mantenimento nelle coppie di fatto

Assegno di mantenimento nelle coppie di fatto: quadro normativo e tutele.

Negli ultimi anni, il concetto di famiglia si è evoluto, comprendendo non solo le unioni matrimoniali, ma anche le coppie di fatto. In questo contesto, una delle questioni più rilevanti riguarda il diritto al mantenimento tra ex conviventi, in particolare alla luce della normativa vigente e della giurisprudenza della Corte di Cassazione.

A differenza del matrimonio, le coppie di fatto non sono soggette alle disposizioni del codice civile in materia di  assegno di mantenimento tra coniugi. Tuttavia, la Legge Cirinnà (L. 76/2016) ha introdotto alcune forme di tutela per i conviventi di fatto, prevedendo, tra l'altro, la possibilità di stipulare contratti di convivenza per disciplinare i rapporti patrimoniali.

Sentenze della Cassazione

Recentemente, la Corte di Cassazione si è pronunciata su questioni relative all'assegno di mantenimento nelle coppie di fatto. Ad esempio, la sentenza n. 35385 del 18 dicembre 2023 ha stabilito che"nella determinazione dell'assegno divorzile, deve essere considerato anche il periodo di convivenza prematrimoniale stabile e continuativa, poiché può aver influenzato le opportunità professionali e reddituali di uno dei partner".

 

Diritto all'assegno di mantenimento

La cessazione della convivenza non comporta automaticamente il diritto a un assegno di mantenimento, come accade in caso di divorzio. Tuttavia, la giurisprudenza ha riconosciuto, in alcuni casi, il diritto a un'indennità per il partner economicamente più debole, soprattutto quando la convivenza ha determinato un sacrificio economico significativo per uno dei due.

Mantenimento in caso di stato di bisogno

In presenza di uno stato di bisogno, l'ex convivente può richiedere un sostegno economico, ma tale diritto non è automatico. La giurisprudenza ha riconosciuto che, in alcuni casi, laddove uno dei partner versi in una situazione di grave difficoltà economica e l'altro abbia i mezzi per aiutarlo, possa configurarsi un obbligo di assistenza temporaneo, basato sui principi di solidarietà e arricchimento senza causa. Tuttavia, tale obbligo è limitato e non equiparabile a quello previsto per i coniugi in caso di separazione o divorzio.

Orientamenti giurisprudenziali

La Corte di Cassazione ha chiarito che, in assenza di un obbligo legale, l'ex convivente può ottenere un risarcimento per arricchimento senza causa, qualora dimostri di aver contribuito economicamente in maniera determinante alla crescita patrimoniale del partner. Inoltre, se tra le parti è stato sottoscritto un contratto di convivenza che prevede specifiche clausole in materia di mantenimento, queste potranno essere fatte valere in giudizio.

Conclusioni

Nonostante le tutele introdotte dalla Legge Cirinnà, il diritto all'assegno di mantenimento nelle coppie di fatto rimane limitato rispetto a quello previsto per i coniugi. Pertanto, è consigliabile, per chi intende intraprendere una convivenza stabile, regolamentare gli aspetti patrimoniali attraverso un contratto di convivenza, che sia redatto con l'aiuti di un legale esperto, al fine di garantire maggiore certezza giuridica in caso di cessazione del rapporto.

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