PRESTITO TRA PRIVATI
Il prestito tra privati rappresenta spesso per molte persone un’alternativa alle forme tradizionali di finanziamento, come i prestiti bancari. Questa forma di prestito è consentita dalla legge se costituisce un'attività occasionale e temporanea, si pensi, ad esempio, ai prestiti effettuati dai genitori o da amici.
Per evitare problemi, è indispensabile, però, sapere come funziona, quali sono i vantaggi e i rischi ad esso associati, e, quindi, come procedere nel modo corretto per evitare qualsiasi problema legale.
Come comportarsi se si concede un prestito.
Quando si decide di utilizzare lo strumento del prestito tra privati di denaro è indispensabile preparare un contratto scritto, in modo da tutelare i diritti di entrambe le parti e stabilire chiaramente i termini dell'accordo.
Questo contratto deve contenere alcune informazioni essenziali e indispensabili:
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L'identità delle parti (prestatore e prestatario)
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La somma di denaro prestata
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Il tasso di interesse applicato, se presente
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La durata del prestito (quando deve essere restituita la somma di denaro prestata e con quali modalità)
Nel caso in cui non ci sia tale contratto scritto e nascano delle controversie (ad esempio, rifiuto del beneficiario di restituire la somma o contestazione dell'importo del prestito), infatti, potrebbe essere difficile per il prestatore dimostrare l'esistenza del prestito: non è detto, che un bonifico, soprattutto se nel suo oggetto non ci sia una indicazione relativa al fatto che si tratta di un prestito, sia sufficiente per vincere un'eventuale causa e ottenere la restituzione dell'intera somma prestata.
Per questo, è necessario che entrambi le parti sottoscrivano un contratto avente data certa.
Tale contratto, oltretutto, può servire a rispondere ad eventuali contestazioni fatte dall'Agenzia delle Entrate che ritenga questo versamento un pagamento di una prestazione eseguita nell’ambito dell’attività professionale o imprenditoriale del ricevente, come tale da tassare.
Si possono prevedere interessi nel prestito tra privati?
In un prestito tra privati, il prestatore può decidere di applicare un tasso di interesse al prestito.
Questo tasso però non deve essere troppo elevato, perché, altrimenti potrebbe essere considerato usurario. La legge stabilisce limiti precisi, in base ai quali un tasso di interesse può essere considerato legale o meno.
In Italia, ad esempio, la Banca d'Italia stabilisce trimestralmente i tassi soglia oltre i quali un tasso di interesse è considerato usurario. Questi tassi variano in base al tipo di operazione (es. prestiti personali, acquisto di beni a rate, ecc.) e devono essere rispettati sia dagli istituti di credito sia dai privati che concedono prestiti.
Se un tasso di interesse supera il tasso soglia, il contratto di prestito può essere considerato nullo e il prestatore può incorrere in sanzioni penali.
Cosa fare se la somma di denaro prestata non viene restituita.
Come detto, quando si ricorre al prestito tra privati, sarà più facile ottenere la restituzione del denaro se è stato firmato un contratto scritto, che indichi tutti gli elementi essenziali e stabilisca chiaramente i tempi e le modalità di restituzione del prestito.
Quando, il beneficiario del prestito, nonostante abbia firmato il contratto, non restituisce la somma di denaro ricevuta, occorre, innanzitutto procedere ad una diffida con messa in mora.
Se ciò non produce alcun risultato, è necessario avviare una causa civile nei confronti del soggetto inadempiente.
Il creditore, ovvero chi ha prestato il denaro, può procedere con un decreto ingiuntivo quando le parti hanno firmato una scrittura privata o il debitore ha rilasciato una dichiarazione in cui attesta il suo impegno a restituire i soldi.
Questo documento diventa cruciale se il prestatore decide di ricorrere all'ingiunzione di pagamento, ovvero l'atto con il quale il Giudice (che accoglie il ricorso per decreto ingiuntivo), su richiesta del creditore, ordina al debitore di adempiere all'obbligo di pagamento. Se il debitore non adempie o non contesta l'ingiunzione entro un termine stabilito, il creditore può procedere all'esecuzione forzata sui beni del debitore (ad esempio con pignoramento).
Tuttavia, senza un contratto scritto, ottenere un'ingiunzione di pagamento può diventare complesso. Il creditore dovrebbe dimostrare l'esistenza del prestito e la mancata restituzione attraverso altre prove, che possono essere più difficili da reperire o meno convincenti agli occhi del giudice.
Conclusione
In conclusione, quando si effettua un prestito tra privati, è di fondamentale importanza redigere un contratto scritto. Questo non solo per garantire una chiara comprensione dell'accordo tra le parti, ma anche per tutelarsi nel caso in cui si verifichino problemi con la restituzione del prestito.
Il prestito, dunque, tra privati può essere un'opzione di finanziamento utilizzabile, a patto però che si agisca con molto cautela, che vi sia preparando e un contratto scritto firmato da entrambe le parti, che non preveda tassi usurari e stabilisca con precisione l'entità, la durata e le modalità di restituzione del prestito.
Ricordate sempre di consultare un legale prima di stipulare un prestito tra privati, per assicurarsi di rispettare tutte le leggi e le normative applicabili.
Siamo a Vostra disposizione per chiarimenti e assitenza legale.